Lviv, la piccola Parigi ucraina
Nel mio viaggio in treno in Ucraina, iniziato ad Odessa e fino a Kiev, Lviv (o Leopoli) è sicuramente la città che mi ha colpito di più con le stradine ciottolate del centro, la piazza con le fontane, gli edifici colorati, i tanti caffè all’aperto, le chiese, i cortili e i numerosi musei.
Cosa c’è da vedere a Lviv? E’ una città estremamente attraente, che ricorda molto Cracovia o Praga, ma più autentica.
La mancanza di un forte turismo di massa le dona, secondo me, un fascino particolare e la rende molto interessante.
E’ conosciuta anche come la piccola Parigi dell’Est e il suo centro storico, da scoprire passeggiando lentamente tra vicoli e piazzette, è un vero museo a cielo aperto, tanto da essere considerato Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1998.
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La città di Lviv (Leopoli), una delle più antiche e particolari di tutta Europa, fu fondata nel 1256 dal principe Daniele di Galizia, che le diede il nome di suo figlio Lev, Leone. Ecco perché oggi il nome informale più popolare di Lviv è la città del leone.
Situata all’incrocio di importanti rotte commerciali, nel corso dei differenti periodi storici, la città ha cambiato spesso identità e il suo nome è stato tradotto in diverse lingue.
Era chiamata Lemberg, in tedesco, nel periodo austroungarico, tra il 1732 e la fine della Prima Guerra Mondiale. Tra il 1918 e il 1939 era Lwów, la terza più popolata di tutta la Polonia. Durante la seconda guerra mondiale è stata contesa tra nazisti e sovietici, che sono riusciti a riprendersela nel 1944, diventando L’vov, in russo. Oggi Lviv è ucraina.
La combinazione di diverse culture e religioni durante i secoli ha portato a un importante fermento culturale ed artistico, e grazie alle influenze occidentali e orientali, oggi a Leopoli si respira un clima cosmopolita e multietnico.
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Cosa vedere in due giorni a Lviv
Leopoli è una perla nascosta dell’Europa, da scoprire lentamente.
La città ha un’aria mitteleuropea e, almeno nella parte del centro storico, non c’è niente che ricordi l’architettura russa o i grigi palazzoni sovietici.
Al contrario, qui si ritrova la metà di tutto il patrimonio architettonico e monumentale dell’Ucraina tanto che nel 2009 Lviv è stata insignita del titolo di Capitale della Cultura.
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Scopriamo insieme cosa vedere a Leopoli!
Piazza Rynok
Ploshcha Rynok (Площа Ринок), l’antica piazza del mercato, è il cuore della città di Lviv. Centro della vita politica, culturale e commerciale da oltre 500 anni, è una bella piazza quadrata con i ciottoli a terra e 44 case color pastello a farle da cornice.
L’aspetto della piazza è rinascimentale, le case hanno tutte la stessa altezza e larghezza e questa armonia le dona eleganza e fascino.
Quattro fontane decorate con le sculture di Nettuno e Diana abbelliscono i quattro angoli e diventano punti di riferimento e di incontro per chi si dà appuntamento in centro.
E’ una piazza molto viva e c’è sempre un andirivieni di gente, sia di giorno che di sera.
Ci sono tanti bar e caffè, negozietti di souvenir e prodotti tipici, c’è il trenino giallo che propone un giro della città per un’ora (100 UAH = € 3,20), chi vende fiori, chi fa bolle di sapone, musicisti di strada, giocolieri e, a volte, perfino i mangia fuoco.
Il modo migliore per conoscere un posto è fare come fanno i locali, quindi sedetevi a uno dei tavolini all’aperto, ordinate una birra o un caffè e godetevi il viavai di gente e la bella atmosfera dinamica!
Il centro storico
Il centro di Lviv, che parte da Piazza Rynok, è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO dal 1998. È decisamente bello e ricco di numerosi edifici in stile Barocco, rinascimentale e Belle Époque, monumenti, cortili, meravigliose chiese cattoliche e ortodosse e ben 60 musei.
Tra le chiese più belle c’è la Cattedrale Latina, la Chiesa dei Domenicani e la Chiesa dei Gesuiti, ma quella che, secondo me, merita assolutamente una visita è la Cattedrale Armena. Si trova sulla Strada Virmenska, una delle vie più antiche della città e centro della comunità armena dal quattordicesimo secolo. L’esterno della chiesa non è particolarmente interessante, all’interno, invece, sono custoditi splenditi dipinti e la cupola è decorata con bellissimi mosaici.
Un’altra cosa particolare che mi ha incuriosito molto è la Cappella Boym (Капли́ця Боїмів). Si trova sulla piazza della Cattedrale Latina, ma è talmente piccolina che rischia di passare inosservata. Fu costruita nel 1617 ed è la cappella funebre della Famiglia del mercante ungherese Georgi Boym. Particolare è la facciata nera riccamente decorata, mentre l’interno è talmente piccolo da non poter accogliere più di dieci persone insieme.
Curiosità: carcate l’immagine del diavolo sotto la sedia di Giuda, motivo per cui questa cappella non è consacrata!
Alle spalle di Piazza Rynok c’è Prospekt Svobody (Проспект Свободи), un ampio corso alberato il cui nome significa letteralmente ‘Corso della Libertà’. E’ uno dei principali punti di ritrovo della città, molto frequentato da cittadini e turisti, che vengono qui per passare il tempo, passeggiare, girare con lo skateboard, leggere un libro o giocare a scacchi! E’ divertente vedere come intorno ad una panchina si formi velocemente un capannello di gente, pronta a studiare le mosse dei due avversari e tifare silenziosamente per l’uno o per l’altro.
All’estremità del corso appare imponente e sontuoso il Teatro dell’Opera e del Balletto, un gioiello di architettura neo-rinascimentale inaugurato nel 1901, che è considerato uno di più belli edifici dei teatri in Europa.
Tra chiese, monumenti e musei, le cose da vedere a Leopoli sono veramente tante. Piuttosto che seguire un percorso ben definito, se avete tempo a sufficienza, vi consiglio di vagare senza meta tra le stradine del centro. Rimarrete sbalorditi di quante cose belle ha da offrire!
Se avete paura di perdervi, passate prima all’ufficio informazioni, che si trova al lato del Municipio sulla Piazza Rynok, a prendere una cartina gratuita della città.
Potrebbe essere anche interessante unirvi ad uno dei free walking tour che vi faranno scoprire gli angoli più nascosti e vi racconteranno storie e leggende sulla città e i suoi abitanti. I tour della città a piedi partono dalla piazza del mercato e sono in inglese, russo e polacco.
Il Castello Alto
Se è una bella giornata e avete un po’ di tempo, potreste fare una passeggiata e raggiungere il Castello Alto (Vysokyi Zamok – Високий замок), che è circa due km fuori dal centro storico.
Ve lo dico subito, prima che ci rimanete male: il castello non c’è più!
Se raggiungete la cima della collina vedrete solo i resti di quello che è stato una delle principali difese della città tra il XIII e il XIX secolo, ma sarete ripagati da una bellissima vista della città dall’alto.
Museo della vita dell’Architettura popolare
Il Museum of Folk Architecture and Life di Lviv (Музей народної архітектури і побуту у Львові імені Климентія Шептицького) è uno dei più grandi musei a cielo aperto d’Europa, inserito in un bellissimo parco in collina. Attraverso la ricostruzione dell’architettura tipica degli antichi villaggi, rappresenta la tradizione rurale dei secoli XVIII e XIX.
Sono stati ricostruiti fedelmente circa 100 edifici in legno tra case, scuole, granai, fucine, mulini e la chiesa, dove la domenica si celebra la messa. È possibile visitare anche gli interni con i mobili e i tessili.
È un posto molto ampio che richiede un po’ di tempo per la visita completa. Il biglietto costa 40 UAH (€ 1,40), è aperto dalle 10 alle 18, chiuso il lunedì e il martedì.
Birra, cioccolata e caffè
Birra, cioccolata e caffè?!?
Ebbene sì, perché Leopoli, oltre ad essere una bellissima città, sa anche godersi la vita.
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La tradizione del caffè risale al XVII secolo, con la venuta degli austriaci e l’apertura delle prime caffetterie. Ben presto per attirare più clienti, i proprietari iniziarono ad organizzare concerti e serate danzanti nei propri caffè, trasformandoli in punti di ritrovo e centri di vita sociale della città. Da allora la tradizione si è conservata immutata nel tempo.
Oggi Leopoli è riconosciuta come la capitale del caffè dell’Ucraina e ogni anno a Settembre si celebra il festival «Prendi una tazza di caffè a Lviv». Intendiamoci, non è l’espresso che beviamo noi in Italia, è più lungo, ma con un profumo e un sapore intenso, da bere lentamente conversando in compagnia.
Tra le tante caffetterie sparse per la città vi consiglio Lvivska Kopalnya Kavy, su Rynok square, è una vera e propria torrefazione con negozio annesso, che propone tanti tipi di caffè diversi, anche aromatizzati e corretti.
La cioccolata di Lviv non è meno speciale del suo caffè. Si trova in vendita praticamente in tutti i negozi della città e ha un gusto decisamente particolare. Se siete degli intenditori, Lviv Chocolate Factory è il posto che fa per voi. Qui è possibile familiarizzare con la produzione artigianale locale e assaggiare delizie fatte a mano da veri maestri cioccolatieri.
E la Birra? Leopoli è stata a lungo considerata la capitale della birra, la Lvivske 1715 è una delle più famose e viene prodotta dal 1715. Gli appassionati possono fare un giro al Lvivarnya, il primo Museo della Birra dell’Ucraina, dove è possibile conoscere la leggendaria tradizione birraia di Leopoli, iniziata più di sei secoli fa grazie ai monaci gesuiti.
Dove mangiare a Lviv
In Ucraina, la cucina ha subito l’influenza dei paesi vicini, in particolar modo della Russia, Polonia e Georgia. A Leopoli, quindi, è molto facile trovare ottimi ristoranti che propongono cucina polacca, russa, georgiana o anche ebraica.
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- Ristorante Baczewski (Ресторація Бачевських – Shevska Street, 8), si trova in una strada che parte da Piazza Rynok, quindi è centralissimo. L’interno è molto particolare ed elegante: piante vere fino al soffitto, gabbiette con canarini e pappagallini e un bel pianoforte al centro. Propone una buona cucina locale rivisitata. L’unico neo è l’attesa. Essendo un locale centrale e rinomato, l’attesa a volte può essere un po’ lunga, ma vale la pena se cercate qualcosa di raffinato a prezzi nella media.
. - Hinkalnya na Fedorova (Хінкальня на Федорова – Ivana Fedorova Street, 14), è un ristorante giorgiano che d’estate ha i tavoli fuori e si affaccia sulla stessa piazza della Cattedrale Dominicana. La cucina è ottima e saporita e il rapporto qualità prezzo è eccellente. Buonissimi i Khinkali (Хинкали), ravioli ripieni, il piatto più tradizionale e più amato della cucina georgiana. E grazie ad una divertente spiegazione illustrata lasciata su ogni tavolo, ho imparato che il “cappellino” non si mangia!
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Come arrivare a Lviv
Dall’Italia Lviv o Leopoli è raggiungibile con i voli diretti della compagnia aerea Ernest Airlines. Altrimenti in treno da Kiev o da Odessa oppure in bus dalla Polonia da dove dista solo 70 km.
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